T03 Interscambio con la MetroPolitana: servizi di intermodalità e sosta
il 4 febbraio viene inaugurata a Torino la prima tratta della linea 1 della prima metropolitana automatica d'Italia; il 20 marzo viene raggiunto il milione di passeggeri. Sin dalla sua costruzione, l’opera della linea di metropolitana di Torino incide notevolmente sullo sviluppo e sulla riqualificazione della città di Collegno e nei 12 anni fino ad oggi intercorsi il Comune, con al suo interno 2 delle 21 fermate complessive della linea che dal 2011 arriva fino al Lingotto, ha visto notevolmente aumentare la sua attrattività. Nel 2016 infine, è stata finanziata la prima tratta del prolungamento previsto con 4 ulteriori stazioni da Fermi a Cascine Vica e con questa estensione dunque 5 delle 27 stazioni della linea Cascine Vica - Bengasi, saranno all’interno del territorio comunale. Questa opera segna quindi una fondamentale trasformazione strategica che avrà ulteriori notevoli effetti sulla mobilità, sull’uso e l’assetto del territorio.
Ad oggi la linea 1 della metropolitana serve Collegno con due stazioni: Paradiso e Fermi; Paradiso è attualmente la stazione più occidentale su Corso Francia e si trova in un’area residenziale densa; Fermi è invece attualmente la stazione terminale e, oltre ad essere collocata in prossimità di recenti e densi insediamenti commerciali e residenziali, è punto di attestamento di più linee del trasporto pubblico ed è affiancata da parcheggi di interscambio di elevato utilizzo. L’uso di Fermi per il park and ride è così rilevante che le auto private non solo vengono lasciate in sosta nei piazzali di parcheggio disponibili, ma lungo le vie circostanti e a fronte di tale carenza percepita di posti auto, alcuni cittadini già richiedono parcheggi più ampi, vigilati e coperti a Fermi.
Con l’apertura della nuova tratta della linea 1 della metropolitana automatica di Torino (al più presto nel 2022) Collegno sarà servita da tre nuove stazioni: Certosa, Collegno Centro, Leumann e la metropolitana proseguirà per attestarsi a Cascine Vica, a Rivoli, lungo l’asse di corso Francia e subito ad est della tangenziale, dove è previsto un parcheggio multipiano interrato capace di 350 posti auto.
Il prolungamento della metropolitana porterà a dover governare i seguenti temi:
- l’integrazione della metropolitana con gli ambiti circostanti, tra cui la zona centrale, il parco Dalla Chiesa e le aree ex-industriali di trasformazione urbanistica;
- l’uso delle stazioni della metropolitana come punti di interscambio dalla quota di mobilità che ora raggiunge la stazione Fermi in auto per proseguire verso Torino in metro;
- l’interazione della metropolitana e della ferrovia con il servizio ferroviario metropolitano;
- il ridisegno del trasporto pubblico.
In particolare, le trasformazioni urbanistiche risentiranno dell’accessibilità permessa da fermate esistenti come Paradiso per l’area ex-Sandretto. Il comparto di trasformazione urbanistica ex-acciaierie Mandelli farà invece perno per la mobilità sulla fermata Certosa e sarà dunque necessario intervenire preventivamente ed adeguatamente sulle diverse accessibilità all’area; si sottolinea inoltre che tale fermata sarà sia da porre in relazione all’accesso ai servizi nel parco Dalla Chiesa (tra cui la didattica dell’università, di prossimo insediamento) sia con la stazione ferroviaria, con la quale dovrà essere collegata, per garantire l’integrazione tra SFM e servizi di metropolitana: la fermata Certosa sarà infatti ad ovest della ex-sottostazione elettrica FS, ma il collegamento con i marciapiedi della stazione dovrà attraversare aree che ora RFI usa come appoggio per lavori e non può cedere ad altri usi.
Da tali considerazioni risulta evidente come l’integrazione tra ferrovia e metropolitana potrà avere effetto anche sul ruolo di Collegno come porta di ingresso a Torino per i pendolari della Val Susa, anche rispetto all’impiego dell’auto da parte di coloro che originano dalla bassa Valle. Assumendo il Comune un ruolo di questo tipo aumenta però di conseguenza la necessità di riflettere sul ruolo di tutte le fermate nell’ambito del tema dell’interscambio auto-metro, in considerazione specialmente del fatto che Certosa e Leumann sono ambiti delicati che non presentano possibilità di parcheggio. Si dovrà scegliere quale ruolo potranno avere altre fermate per l’interscambio auto-metro.
La ristrutturazione del trasporto pubblico, per analogia con quanto già successo nelle tratte di corso Francia già raggiunte dalla metropolitana, potrà portare alla scomparsa del trasporto di superficie lungo l’asse del corso (la linea 36) mentre la rete potrà essere ridisegnata trasversalmente rispetto all’asse del corso, con interscambi e capilinea alle fermate della metropolitana. Anche in questo caso si dovrà tenere conto degli ambiti dove potrà essere possibile intervenire con interscambi attrezzati, ad esempio scegliendo se riconfermare il ruolo di Fermi e attribuendo un nuovo ruolo di interscambio con i mezzi di superficie alla fermata di Collegno Centro.
Lungo Corso Francia e nelle aree che verranno raggiunte dalla metropolitana il tema del trasporto pubblico si pone sia ad orizzonte temporale lungo, con l’arrivo della metro, sia più a breve a seguito di alcune segnalazioni dei cittadini; infatti alcuni di essi chiedono maggiori frequenze serali in generale e lungo Corso Francia in prosecuzione al percorso con la metro attestato a Paradiso (linee 17 e 36). Alcuni residenti inoltre indicano la necessità di collegare Corso Francia con il complesso sportivo Bendini e di istituire una navetta circolare nel comune (una navetta a Terracorta è stata istituita e poi soppressa per scarso utilizzo).
L’inizio della trasformazione
Con evidente impegno ed attenzione al tema della rigenerazione urbana, il Comune di Collegno ha di recente promosso il programma “Collegno Rigenera” volto al riutilizzo delle aree dismesse, principalmente dagli insediamenti industriali; i nuovi usi previsti includono il commercio e la residenza, compresa la residenza sociale. Oltre alle aree di rigenerazione diffuse sono stati individuati cinque ambiti unitari di variante urbanistica che spiccano per l’importanza della porzione di territorio interessata:
- l’ambito che comprende l’ex acciaieria Mandelli e la ex-sottostazione elettrica, che include l’area su cui sorgerà la futura fermata Certosa della metro;
- l’ambito dell’ex-CTREA a Regina Margherita con il vicino plesso scolastico Marconi, in prossimità dei quali sorgerà la fermata Collegno Centro;
- l’ambito tra corso Francia e via Sassi, al cui centro si trova la fermata Fermi della metro;
- l’ambito dell’ex-Sandretto sulla via Manzoni;
- l’ambito che comprende l’ex plesso scolastico Matteotti nella zona sud est della città.
Le trasformazioni urbanistiche previste contengono anche indicazioni sugli spazi della mobilità e sulla loro fruizione, con una preferenza per la mobilità lenta.
Per quanto concerne la dotazione di parcheggi di interscambio si segnala il programmato raddoppio del parcheggio GTT a Fermi, mentre il trasporto pubblico è stato recentemente oggetto di riorganizzazione con la sostituzione della linea CO1 e 37 con la CP1 che collega Fermi a Collegno con Pianezza attraverso il Villaggio Dora.
1.2.3 Governare il cambiamento
I cambiamenti della mobilità e delle reti di trasporto dovuti all’arrivo della metropolitana verranno governati con il PUMS tramite la definizione:
- dell’inserimento delle fermate della metropolitana nel tessuto viabile, ciclabile e pedonale attuale che andrà adeguato in conseguenza del ruolo di poli delle fermate;
- del collegamento tra Certosa, la stazione RFI e la zona di Regina Margherita;
- della sosta veicolare ammessa intorno alle stazioni e della regolamentazione da attuare, affrontando il tema con in mente sia i residenti sia coloro che si attestano con l’automobile alle stazioni della metropolitana;
- di una verifica della rete del trasporto pubblico, per il breve periodo, recentemente mutata alla luce delle segnalazioni dei cittadini;
- del riassetto della rete di trasporto pubblico che interessa il Corso Francia e i quartieri limitrofi in funzione dell’arrivo della metropolitana, definendo quali fermate della metro potranno essere luoghi di interscambio, per quali linee e come andranno attrezzate. A questo proposito l’elaborazione del PUMS avverrà con il confronto con l’Agenzia della Mobilità Piemontese, che ha ruolo di attuatore delle politiche dei trasporti pubblici.
Il BiciPlan di Collegno è in fase di definizione, quella che segue è una proposta che vi invitiamo a commentare dandoci consigli su come migliorare. Ogni proposta sarà valutata e presa in considerazione.
I Capitoli del Piano
- 1. Prefazione
- 2. Introduzione
- 3. Visione ciclistica collegnese ed obiettivi
- 4. PARTE I: Quadro di Riferimento e Analisi dello Stato di Fatto
- 4. PARTE II: Analisi SWOT
- 5. Visione ed Obiettivi
- 5.1 Obiettivo 1: Dare più spazio alla bicicletta
- Le Direttrici Principali della Rete
- Linea 1: Rivoli - Torino
- Linea 2: Grugliasco - Pianezza - Torino
- Linea 3: Alpignano - Torino
- Linea 4: Collegno (Via E. De Amicis) - Druento - Venaria
- Linea 5: Rivoli - Torino
- Linea 6: Grugliasco (Stazione) - Savonera
- Circolare 1: Collegno (Scuola Gramsci) - Collegno (Scuola Gramsci)
- Circolare 2: Collegno (via Latina) - Collegno (via Latina)
- Greenway: Via Francigena - Torino - VenTo
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