Prefazione

L’entrata in vigore della legge 11 gennaio 2018, n.2 “disposizione per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la rete nazionale di percorribilità ciclistica” [1]  (nota anche come Legge Quadro della Mobilità Ciclistica), rappresenta un momento chiave nella legislazione italiana in materia di viabilità ciclistica. La bicicletta viene riconosciuta a tutti gli effetti come parte integrante del sistema di trasporto e come strumento per migliorare l'efficienza, la sicurezza e la sostenibilità della mobilità urbana, tutelare il patrimonio naturale e ambientale, ridurre gli effetti negativi della mobilità in relazione alla salute e al consumo di suolo, valorizzare il territorio e i beni culturali, accrescere e sviluppare l’attività turistica. Pertanto, l’obiettivo centrale della legge è quello di promuovere l’uso delle due ruote come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative. 


Lo strumento di pianificazione con il quale si intende raggiungere tale obiettivo a livello comunale è la predisposizione di Piani Urbani della Mobilità Ciclistica (denominati “Biciplan”) che, come piani di settore dei Piani Urbani della Mobilità Sostenibile (“PUMS”), sono finalizzati a definire gli obiettivi, le strategie e le azioni necessari a promuovere e intensificare l'uso della bicicletta come mezzo di trasporto sia per le esigenze quotidiane sia per le attività turistiche e ricreative e a migliorare la sicurezza dei ciclisti e dei pedoni. In particolare, definiscono la rete delle ciclovie (sia urbane che naturalistiche), gli interventi di messa in sicurezza del traffico ciclistico, azioni per incentivare gli spostamenti casa-scuola e casa-lavoro, gli interventi per integrare la bicicletta con il trasporto pubblico, le azioni per il contrasto ai furti, ed altre misure di promozione della cultura ciclistica e di educazione. 


La Città di Collegno ha iniziato il proprio cammino di trasformazione del sistema di mobilità già nel 2013 con il processo di formazione del PUMS e dal 2017 con il BiciPlan. Quest’ultimo, in particolare, ha visto un processo partecipativo di formazione del piano con il coinvolgimento dei principali stakeholder in una serie di workshop interni e momenti di co-pianificazione e ascolto dei cittadini e aziende. Questo ha portato alla definizione di una agenda con 7 linee d’indirizzo: 

  1. Dare più spazio alla bicicletta.
  2. Ridurre gli incidenti stradali.
  3. Combattere i furti.
  4. Ottimizzare gli spostamenti intermodali tra bicicletta e trasporto pubblico e tra automobile e bicicletta. 
  5. Promuovere e diffondere la cultura della bicicletta (corsi e informazione).
  6. Migliorare la conoscenza.
  7. Sviluppare modelli di gestione efficaci

Il presente documento presenta il percorso di formazione del piano, l’analisi dello stato attuale, la visione e gli obiettivi per Collegno, le azioni e strumenti e, infine, il sistema di monitoraggio e valutazione.

 

 

 

[1] http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2018/1/31/18G00013/sg